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Ciao Stefano, buon viaggio … e cerca di mettere giudizio.

Mettere giudizio.

Suona bene, ma cosa vuol dire?

In Diritto il significato di “giudizio” deriva molto dall’etimologia della parola: giudice, sentenza. Esso è infatti di solito emesso da un giudice, secondo leggi e processi stabiliti, un’udienza in presenza di avvocati, delle prove, una giuria più o meno strutturata a seconda del Paese dove ci si trova e così via. Il Giudice è normalmente colui che viene designato dalla società come persona autorevole a dare un giudizio, secondo questa chiave di lettura quindi ogni individuo chiamato a “mettere giudizio” sarebbe autorevole, almeno su se stesso.

Discutibile o no che sia questo concetto, rimane da capire in base a quali prove, a quali fatti, a quali metri di paragone, a quali leggi, con quale cultura uno possa realizzare ciò?

Anche in filosofia il giudizio è una sorta di sentenza, che assume però la connotazione di verità. Secondo il pensiero filosofico, unendo uno o più soggetti a uno o più predicati, il nostro cervello, tramite un processo deduttivo guidato dalle nostre capacità intuitive ne ricava una verità, un giudizio appunto.

Secondo questa interpretazione “mettere giudizio” significherebbe “darsi una verità”! Ma secondo quali soggetti, quali predicati, ma soprattutto quali processi mentali e prima ancora di questi, quali menti uno può fare questo?

In generale, sempre in ottica filosofica, chiedere a qualcuno di “mettere giudizio” sarebbe un nonsenso, perché in verità occorrerebbe molto giudizio per saperlo mettere.

Eticamente, infine, quale giudizio devo mettere? Quello che a te sembra “giudizio”, ma a me può non sembrarlo, perché possiedo altri valori, ho trascorsi differenti, insegnamenti a volte anche opposti, una logica strutturata diversamente, un elaborazione unica e tutta mia del mondo circostante, una sensibilità individuale diversa, per definizione, dalle altre.

Chissà quante volte ho usato anche io questo modo di dire che adesso mi indispettisce così tanto, è certo che la maggior parte delle volte parliamo senza cognizione alcuna dei significati che elargiamo e della loro potenza. Anche in questo, non abbiamo ancora messo giudizio.

Ed è sempre con l’assenza di questo misterioso “giudizio” che questa sera, sulle note dei Radiohead, nasce il mio blog: “colazione da me”.

Sarà uno spazio di confronto, per chi vorrà, assolutamente discontinuo nel tempo, senza promesse, senza impegni fissi e soprattutto senza uno schema, a volte prolisso a volte ermetico. È sicuro che, almeno per me, sarà un momento comunione con te, come lo è la colazione alle prime luci dell’alba, con gli occhi stropicciati, di fronte a un orizzonte avvincente. Una colazione da me.

4 thoughts on “Cerca di mettere giudizio

    • 4 chiacciere spettinate prima che inizi la giornata e che ciascuno scriva una sua nuova pagina…
      ci piace, ci piace… sa di persona allegramente giudiziosa 😉

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